La situazione politica dell'Africa è molto variegata e complessa, spesso la democrazia resta un sogno lontano.
In Nord Africa le tensioni tra le due amministrazioni Libiche sono sfociate all'inizio del 2019 in una guerra tra le forze del governo Serraj e quelle del Generale Haftar, coinvolgendo la vita di migliaia di migranti e rifugiati. In Egitto la deriva autoritaria è proseguita e i media indipendenti sono ormai ridotti al silenzio mentre le leggi sulle manifestazioni rendono impossibile esprimere pubblicamente il dissenso. Nel corso del 2019 si sono viste imponenti manifestazioni che hanno determinato la fine di lunghe presidenze in Algeria e in Sudan producendo stravolgimenti politici e stragi da parte delle milizie paramilitari in questa parte dell'Africa. Se la situazione nell'Africa mediterranea sembra complessa, la situazione nell'Africa Subsahariana non è da meno. In questa area i gruppi armati hanno continuato a seminare il terrore in Nigeria dove, per il decimo anno consecutivo, Boko Haram ha compiuto quasi quotidianamente attentati, sequestri di persona, saccheggi di villaggi e uccisioni mirate o di massa. In Mali si segnalano centinaia di morti negli scontri interetnici mentre in Camerun proseguono le azioni dei gruppi separatisti delle regioni Anglofone. Inoltre, la Somalia vede il proseguimento delle azioni contro presunti obiettivi del gruppo armato al-Shabab. L'Africa politica vede importanti sfide per il futuro e viene spesso messa in difficoltà dai cambiamenti climatici. Per esempio, due cicloni consecutivi hanno devastato l'Africa Sud-Orientale colpendo soprattutto il Monzambico e causando centinaia di vittime. La violenza di tali fenomeni e la scarsità delle risorse a disposizione hanno reso difficili i soccorsi alle popolazioni coinvolte. Occorre notare però che, nonostante queste difficoltà, sta aumentando la speranza in alcuni paesi di fare passi avanti per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani. Questi sono solo alcuni flash che riguardano l'Africa ma puoi approfondire attraverso le nostre schede paese e gli articoli di approfondimento.Conoscere è resistere!
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di Rainer Maria Baratti
Nell’Ottobre 2011 Leymah Gbowee, Ellen Johnson Sirleaf e Tawakkul Karman ricevettero il Premio Nobel per la Pace in conseguenza de “la loro lotta non violenta in favore della sicurezza delle donne e del loro diritto a partecipare al processo di pace”. Oggi parliamo di Leymah Gbowee e del suo perpetuo impegno per i diritti delle donne. La guerra civile in Liberia: Gbowee inizia il suo lavoro come attivista insieme al gruppo “Liberia Mass Action for Peace (LMAP)” nell’aprile 2003. La
In un contesto globale caratterizzato da un lento ma progressivo abbandono delle fonti fossili, progetti energetici rinnovabili trovano sempre più spazio soprattutto in aree caratterizzate da un processo di industrializzazione ancora in corso e dal tentativo di accelerare il proprio sviluppo economico. Uno degli strumenti più utilizzati per produrre energia a partire dagli anni Cinquanta ad oggi sono le dighe, affiancate spesso da impianti di irrigazione per piantagioni intensive. Nella narrazione mediatica vengono presentate come “energia pulita”, in quanto le
Il Sudan, che letteralmente significa “Terra dei Neri”, è uno Stato a maggioranza arabo-musulmana, la quale detta l’orientamento politico e religioso del Paese. Il processo di islamizzazione avviato il secolo scorso ha portato a discriminazioni che hanno fondamento nell’apparato legislativo e che hanno colpito non solo le minoranze etniche e religiose ma anche i membri appartenenti alla comunità LGBTQ+. Quadro Legislativo ed Impatto nella Società Civile Sebbene in Sudan non siano presenti esplicite leggi contro l’omosessualità, la sodomia è descritta come reato nel
Il Senegal è un Paese che presenta un quadro nazionale eterogeneo sia dal punto di vista etnico che da quello linguistico e religioso. Come molte altre nazioni limitrofe, in Senegal convivono diverse popolazioni che praticano diverse fedi e parlano diversi idiomi. L’etnia dominante è la Wolof, seguita dai Fula e dai Sérèr e da altre popolazioni ancora. La religione più diffusa invece è l’Islam, praticato da circa il 95% della popolazione, segue poi il Cristianesimo (5%) mentre il resto della popolazione pratica
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